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inaugurazione tracce del tempo, laboratorio d'arte all'interno del parco delle incisioni rupestri di capo di ponte (BS)

Questo sito vuole essere una struttura di supporto ai siti archeologici del parco al fine di valorizzarne le specificità


Il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane è stato il primo parco istituito in Valcamonica nel 1955, e si estende per oltre 14 ettari, e comprende uno dei più importanti complessi di rocce istoriate.
È stato iscritto nell’elenco del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 1977, tra i primi siti in Italia, insieme a Venezia e ai Fori Imperiali di Roma.

Al suo interno, in un ambiente naturale, con castani, abeti, betulle e carpini, è possibile ammirare più di cento rocce incise. Su queste ampie superfici di arenaria permiana di colore grigio violaceo, levigate dall’azione dei ghiacciai, gli antichi abitanti della valle realizzarono immagini relative alla loro vita quotidiana e al loro mondo spirituale.

Nel tempo, la presenza dell’uomo nella Valle diventava sempre più importante, il territorio si antropizzava e si organizzava: nascita del villaggio, organizzazione sociale, allevamento, agricoltura, artigianato … dall’età della pietra si passò a quella dei metalli.

Tutte queste trasformazioni vennero testimoniate, documentate sulla roccia.


L’epoca meglio rappresentata con grande varietà di temi è quella dell’età del Ferro, quando la Valle fu abitata dai Camunni e l’arte rupestre raggiunse il suo apice.

Questa montagna aveva anche una valenza sacra. E la ragione sta indubbiamente in uno dei fenomeni atmosferici particolari, come quello che si presenta all’inizio della primavera e all’inizio dell’autunno. Dopo che il sole è appena tramontato, da una fessura del Concarena, per pochi minuti esce un luminosissimo raggio di sole, che sembra spaccare in due la montagna e si staglia nel cielo. Pochi minuti stupefacenti che sicuramente hanno impressionato anche gli antichi abitanti della valle, che hanno sicuramente ravvisato una manifestazione del soprannaturale.

Ci sono altri fenomeni di questo tipo, che ci portano a dire che l’arte rupestre è espressione di sentimenti profondi, di una concezione complessa del mondo e delle forze che lo governano, di religiosità e magia.


Rappresentare un’immagine significa stabilire un rapporto tra il mondo dei sentimenti umani e quello delle forze incontrollabili della natura.
Rappresentare è un rito attraverso il quale si chiede aiuto agli dei (esseri mitici di un mondo superiore), per placare gli spiriti malvagi, per rendere fertile e produttiva la terra, per avere la forza per cacciare, e così via.

Vedere le Incisioni Rupestri significa cercare di immedesimarsi e provare le emozioni che questi uomini vivevano ogni giorno, uomini con sentimenti di paura, gioia, dolore, con l’ambizione di migliorarsi, come per noi, oggi!
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